Home E Sarajevski Ratni Teatar (Teatro di Guerra di Sarajevo)

 

CAGLIARI  – TEATRO ALKESTIS 
  8/9/10 NOVEMBRE 2000 ore 21

Sarajevski Ratni Teatar (Teatro di Guerra di Sarajevo)  
presenta  
AY, CARMELA

di Josè Sanchis Sinisterra 
  

Con lo spettacolo Ay, Carmela dello scrittore spagnolo Josè Sanchis Sinisterra, nell’allestimento del Teatro di Guerra di Sarajevo, si apre la rassegna Il Teatro delle Emozioni, organizzata dal CeDAC Sardegna.
Diretto dal regista Robert Raponja ed interpretato da Selma Alispahic, Gragan Jovicic e Meida Supuk Ay, Carmela è una cronaca sentimentale, intima ed emotiva sulla guerra civile in Spagna e, al contempo, un tributo oneroso alla dignità artistica, all’umanità ed allo spirito collettivo di coscienza antifascista: un dramma politico in cui viene presentata, alla maniera brechtiana, la difficile condizione dell’artista che, in determinate situazioni dettate dalla guerra e dalla politica, è disposto ad essere un eroe o un abietto.
Dove non c’è libertà non esiste e non può esserci Arte. Porre dinanzi agli artisti la richiesta a sottostare ai regimi e sottoporvi la propria creatività, come pretendono i fascisti da Carmela e da Paulino, i due protagonisti del dramma, significa, in sostanza, rinnegare l’arte e con essa la vita, poiché per un artista schietto e verace, l’arte è sinonimo di vita. 
Lo spazio scenico di Ay, Carmela – un teatro vuoto e devastato – in seguito si trasformerà, tramite l’abilità e l’invenzione artistica, e grazie all’ingaggio politico del drammaturgo Sinisterra, in uno spazio magico e strano, in cui l’autore cerca, mediante la storia d’amore dei commedianti Carmela e Paulino, di porre lo spettatore di fronte ad un rinnovato ricordo di guerra civile, sia sul piano emotivo, sia sul piano intellettuale. 
Nel sorprendente incontro fra Carmela uccisa che viene a visitare Paulino, scosso e tormentato, suo compagno d’arte e di vita, si interscambiano continuamente sentimenti contrastanti ed inconciliabili: volgarità e magnanimità, tenerezza e brutalità, umorismo tagliente e sconvolgente tragicità, ironia acuta e colta e fine sensibilità.

Guida allo spettacolo