SARDINIA INTERFESTIVAL
12 giugno – 21 settembre ore 21.30
Cagliari, Anfiteatro Romano – Arena Ichnusa
Sassari, Palasport – Ippodromo
Nuoro, Anfiteatro Comunale
Francesco De Gregori ritrovato. Dopo quattro anni di silenzio canta Amore nel pomeriggio. Sicuramente una delle più lunghe e impegnative tournée di Francesco De Gregori partita il 19 luglio scorso da Cagliari: 42 concerti in tutta Italia distribuiti in un calendario che concede ben poco spazio al riposo. Un tour dimensionato al successo dell’ultimo album Amore nel pomeriggio che in questi concerti verrà riproposto insieme ai brani più significativi della quasi trentennale storia del cantautore. Il “Francesco De Gregori Tour Estate 2001” si concluderà il 15 settembre a Reggio Emilia alla Festa Nazionale dell’ Unità.
La band é al gran completo, con gli abituali musicisti di De Gregori coordinati da Guido Guglielminetti: Greg Cohen al basso; Paolo Giovenchi e Alessandro Arianti alle tastiere; Alesssandro Svampa alla batteria; Marco Rosini alla chitarra acustica e mandolino; Toto Torquati alle tastiere e organo Hammond.
In anteprima Il cuoco di Salò, arrangiamenti di Battiato e la storia vista, come sempre, dalla parte delle vittime del potere, nessuno escluso, per quanto dalla parte sbagliata, Amore nel pomeriggio, è ai primi posti nelle hit di vendita. C’è l’inedita Canzone d’estate scritta nel 1973 con De André, durante il soggiorno in Gallura da quale vennero fuori La cattiva strada, Canzone per l’estate, Oceano: “Ho messo la nostra canzone in questo disco non per fargli un omaggio (Non ne ha bisogno e non so se gli piacerebbe). E’ solo una buona canzone che oggi, dopo tutti questi anni, sento un po’ più mia”. Quando è qui prende di mira la tv, aggiornamento dei motivi di un’ostilità trentennale. Un episodio storico, la morte di Francesco Baracca per sparo accidentale partito da un fucile Spad VII S2489 di un oscuro fante da una fangosa trincea ispira l’omonima canzone di alto valore pacifista, mentre il vaniloquio mediatico e il delirio mercantile sono celebrati in L’aggettivo “mitico”. Cinquant’anni e un amore smisurato per Dylan, Francesco De Gregori regala con Amore nel pomeriggio uno dei migliori dischi della sua storia.
Ma è ancora una volta il De Gregori sentimentale, squassato dalle forti emozioni che l’esistenza regala alle persone sensibili, che alla fine vince nella parte del sublime poeta per canzone. Da Deriva a Cartello alla porta (un valzer fra gelo, vino e rimpianti) ,Caldo e scuro sentimentale introspettiva tutta da decifrare e infine Sempre e per sempre, pianoforte e versi struggenti su un amore eterno per vocazione. Uno dei migliori album della carriera della artista.(Fegiz).C’è di nuovo un senso di naufragio imminente, cantato da un Ismaele destinato a essere, come in Moby Dick, il probabile unico superstite del disastro, l’unico quindi in grado di raccontarlo.
Finalmente arriva una canzone importante, fortemente controcorrente rispetto al pensiero debole e rinunciatario che attraversa la canzone italiana di questi ultimi tempi, e in questo senso di sapore antico, e soprattutto la sensazione di un De Gregori ritrovato rispetto alla sua miglior vena. La canzone dice molto, senza mai scadere in semplificazioni banali. Viene da pensare che De Gregori questa uscita l’abbia covata a lungo, lui che in diversi tempi e modalità è stato uno de testimoni più puntuali delle trasformazioni del nostro paese, riuscendo a cantarle con imprevedibili e spesso folgoranti intuizione poetica.
De Gregori è stato e rimane un cantautore inquieto, uno scomodo cantautore, capace di forti polemiche, di schierarsi apertamente quando occorre, di tuonare contro i festival di Sanremo e altre ipocrisie dell’ambiente musicale.
Quella che propone oggi è una di queste intuizioni preziose che lasciano in bocca un sapore amaro, ma anche un’aperta elegiaca devozione verso una forma di bellezza poetica che oggi viene schiacciata dal cinismo dei tempi. Giova molto la sua voce, rimasta negli anni tra le poche in Italia a conservare il carisma che può dare alle parole il potere della sincerità, disarmante e ineludibile.
In tour da più di tre mesi, il più poetico dei nostri chansonnier arriva in Sardegna per tre concerti: lunedì 30 luglio al campo sportivo di San Teodoro, martedì 31 all’Ippodromo di Sassari e il 1° agosto all’Anfiteatro di Cagliari, organizza Sardinia Interfestival. Appuntamento sempre alle ore 21,30, il biglietto d’ingresso per l’Ippodromo di Sassari è di 20.000 lire, quello per l’Anfiteatro di Cagliari varia dalle 20.000 alle 50.000 secondo l’ordine dei posti disponibili.