Schola Cantorum Pietro Allori
Alghero, 22 marzo 2002 – Chiesa di S. Michele
Iglesias, 23 marzo 2002 – Parrocchia di San Pio X
La musica descrittiva di Don Pietro Allori
MOMENTI LITURGICO-MUSICALI
La musica sacra di Pietro Allori
Nei giorni 22 e 23 marzo la Schola Cantorum Pietro Allori di Alghero sarà interprete di due momenti liturgico-musicali.
Il primo concerto si terrà presso la chiesa di San Michele di Alghero, il secondo vedrà la Schola Cantorum impegnata ad Iglesias in collaborazione con l’ Associazione artistico-culturale Pietro Allori.
Il coro che in questi mesi ha accuratamente lavorato su un programma non privo di difficoltà, eseguirà cinque responsori della Settimana Santa del compositore sardo don Pietro Allori, compositore da cui il coro prende nome. Questi responsori fanno parte della vasta produzione de I XXVII Responsori composti da Allori nel 1964.
Il responsorio in origine era un canto eseguito alternativamente da un coro e da un solista ed ha origine dal Salmo Responsoriale cantato o recitato dopo la seconda lettura durante la messa.
Il testo del responsorio è un componimento letterario di carattere liturgico (Salmo Cantico) del tipo “a ritornello regolarmente ternario”.
Possiamo distinguere responsori brevi quasi sillabici a responsori prolissi o melodici di forma ornata. Tutti i responsori sono parte del canto gregoriano: solo in seguito verranno musicati anche polifonicamente, come nel caso di Allori.
Dal punto di vista strettamente musicale possiamo notare subito l’alternanza della monodia, che apre i cinque responsori, con la parte polifonica che in Allori è quasi sempre rappresentata da una struttura salmodica a quattro parti, quasi a voler essere in estrema sintonia, ma soprattutto fedele alle origini del responsorio.
Nei suoi responsori Allori fa si che la musica possa diventare descrittiva creando un intreccio particolare tra testo e musica.
Nei concerti verranno eseguiti anche alcuni mottetti appartenenti al repertorio della settimana santa del compositore sardo, di cui il coro, attraverso un lavoro accurato, cerca di promuovere il valore culturale e musicale, troppo spesso sottovalutato.