SEPULTURA
Cagliari, Molo Ichnusa 25 luglio, ore 22.00
Metal, hardcore, thrash, punk, tribal – I Sepultura hanno buttato giù tutte le barriere sottomettendo i confini stilistici più ristretti per creare il loro proprio, inconfondibile, suono. I due album cult Chaos A.D.(1993) e Roots (1996) hanno aiutato il gruppo brasiliano a conquistare un’indiscutibile posizione nell’Olimpo dell’heavy metal, che protetto con successo nonostante i cambiamenti personali e del mercato.
La band che oggi supporta il fondatore Igor Cavaliera è riuscita ad assicurarsi l’americano Derrick Green dopo l’abbandono del frontman Max Cavaliera e sta ora cercando nuove sfide musicali da affrontare con lui.
Album come Against (1998) e Nation (2001) testimoniano con successo il completamento della fase di riorientamento del gruppo, le spietate dinamiche del lavoro dei Sepultura rimangono un elemento fondamentale.
Dal momento in cui hanno terminato di incidere il nuovo lavoro Roorback, nel gennaio 2003 a San Paolo, non rimangono dubbi: la storia dell’heavy metal continuerà ad essere plasmata dai Sepultura.
“Cocktail potente” è la definizione più calzante per i violenti riff di chitarra, i tuonanti ritmi della batteria e gli infuocati giri di basso che ancora una volta imprimono il marchio inconfondibile dei Sepultura in Roorback.
La loro musica è unica e scorre su più livelli, come testimoniano il brano d’apertura “Come back alive” , il successivo “Goddess” e l’arrabiato “Corrupted”.
“Bottomed out” e “Mindwar” chiudono l’album alla maniera dei Sepultura: potenti e senza ambiguità.
I dodici brani sono stati mixati dal produttore Steve Evetts nei Mosh Studios di San Paolo, in Brasile.
Quello che iniziò a Belo Horizonte in Brasile, nel lontano 1984, si è subito trasformato in un uragano metal di dimensioni inimmaginabili.
I passi iniziali del gruppo possono essere visti come un po’ incerti, il loro disco rude del 1986, Morbid Visions, è come un diamante grezzo nascosto sotto un suono primitivo che aspetta solo di essere lucidato. Andrea Kisser, chitarrista classico di stirpe tedesca, che ha preso il posto del suo predecessore Jairo nel 1988, ha giocato un ruolo chiave nel progresso dei Sepultura.
Il loro secondo lavoro Schizophrenia (1987) dimostra che la band vuole e può crescere e che i musicisti sanno come sfruttare al massimo l’esperienza musicale dentro i confini degli studi di registrazione.
Alla fine degli anni Ottanta la stampa rimase impressionata dalla determinazione brutale della loro musica. Il successo dei Sepultura è arrivato con il terzo lavoro Beneath The Remains (1986), per il quale hanno ricevuto il supporto del maestro del suono Scott Burns ai Morrisound studios.
Il risultato parla da solo: nessuna metal band sudamericana fino ad allora aveva presentato un disco così ben strutturato in tutto il mondo. La fama internazionale ha fatto aumentare ulteriormente il loro standard. L’arrivo di Arise (1991) dimostra che le ambizioni della band si sono sposate perfettamente con i record di vendita: Arise ha venduto oltre un milione di copie ed è stato seguito da un tour celebrativo.
I Sepultura hanno aperto il Rock in Rio festival nel gennaio del 1991 raggiungendo oltre 500 milioni d’ascolti Tv. Un anno dopo il gruppo si è imbarcato nel tour di un anno sul palco ospite dei concerti di Ozzy Osbourne e ha realizzato il capolavoro Chaos A.D. (1993).
Lavoro politicamente ispirato, il cd è stato realizzato dal padre del sound Andy Wallace. Più che in passato la band ha dato spazio ad elementi hardcore, aggiungendo poi i ritmi e le sonorità brasiliane nel successivo lavoro Roots (1996).
Hanno visitato la tribù indiana dei Xavante al confine con la Bolivia per imparare la loro cultura e il loro modo di vivere. Questa realizzazione sperimentale ha creato fermento sia nel pubblico che all’interno della band fino all’abbandono di Max Cavaliera che ha fondato i Soulfly.
I tre membri superstiti, Igor Cavaliera, Paolo Pinto e Andrea Kisser hanno chiesto all’americano Derrick Green di sostituirlo come frontman. Spinta da Green e dalla sua voce possente, la band ha prodotto Against, realizzato tra gli studi di San Diego, San Francisco, Brasile e nell’isola giapponese di Sado nel 1996.
Il gruppo, diventato famoso per l’impegno sociale, ha organizzato un festival a San Paolo nel 1998 per aiutare gli indiani nel nordest del paese. Il pubblico poteva pagare il biglietto o fare una donazione a favore dei nativi brasiliani. Il legame con la nazione salta fuori nel loro album del 2001, Nation. Per la prima volta dopo Beneath The Remains,i Sepultura hanno registrato a casa, in Brasile.
Tra gli ospiti illustri Jello Biafra (ex-Dead Kennedys), Jamey Jasta (Hatebreed) e la leggenda dub/reggae, Dr Israel. La ragioni per cui i Sepultura conservano una posizione di primo piano nell’universo metal è ovvia e non può essere ignorata in Roorback: il loro amore per le idee e per la sperimentazione.
Chiunque provasse a tracciare i binari per inquadrare il nuovo album in uno schema ben preciso cadrebbe in errore. Bisogna ascoltare Roorback per capire il fascino che la band continua ad esercitare e scoprire quale sarà il futuro dell’heavy metal.