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TEATRO LIRICO DI CAGLIARI
Stagione lirica e di balletto 2000-2001

 venerdì 23 marzo, ore 20:30 – turno A
domenica 25 marzo, ore 17:00 – turno D
mercoledì 28 marzo, ore 20:30 – turno B
venerdì 30 marzo, ore 20:30 – turno C
domenica 1 aprile, ore 17:00 – turno E

Nabucco
dramma lirico in quattro parti

Primo dei numerosi successi che segnarono la carriera operistica di Verdi, Nabucco fu rappresentato per la prima volta a Milano, al Teatro alla Scala, il 9 marzo del 1842 con esiti trionfali. Seguirono, nello stesso anno, ben 57 repliche, un primato mai raggiunto da nessuna opera in una sola stagione.
La fortuna di Nabucco è strettamente legata al successo di una delle pagine più celebri, il coro Va pensiero, che costituisce il fulcro ideale di un’opera che, da un lato, come dramma intimo, contempla passioni individuali (l’amore tra Fenena e Ismaele, il conflitto tra Abigaille e Nabucco, l’amore paterno di Nabucco per Fenena), dall’altro, come dramma corale, è fortemente connotata, come scontro di popoli. Se è vero che, come scrisse Massimo Mila, Nabucco “è un affresco corale dove il più alto livello di vita scenica e di liricità è raggiunto senza dubbio dalla massa del popolo ebraico”, Verdi tuttavia conferisce ai protagonisti uno straordinario rilievo vocale ed espressivo.

Il dramma è animato dall’amore tra due giovani appartenenti a due campi opposti, Ismaele, nipote del re di Giudea, e Fenena, figlia di Nabucco, re di Babilonia; dall’amore non corrisposto di Abigaille, la creduta figlia primogenita di Nabucco, per Ismaele e dalla sua gelosia verso Fenena; dall’ambizione di Nabucco, che alla testa dei suoi invade Gerusalemme, distruggendone il tempio; dalla follia di Nabucco che perde il senno e successivamente si converte al Dio d’Israele; dalla vicenda di Abigaille che, scopertasi figlia di schiavi, estorce al padre impazzito la firma della condanna a morte di Fenena, e ne usurpa la corona; dal pentimento di Abigaille che, colta dai rimorsi, muore invocando il perdono di Nabucco e di Fenena.

l’allestimento
L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico sono diretti da Renato Palumbo, specialista nel repertorio verdiano, già noto al pubblico cagliaritano per aver diretto, durante la scorsa stagione, La traviata. Maestro del Coro, Paolo Vero. La regia è affidata ad Alberto Fassini, celebre firma del teatro d’opera e stretto collaboratore di Luchino Visconti. Nel maggio del 2000 ha curato, per il Teatro Lirico di Cagliari, la regia dei Dialoghi delle Carmelitane di Francis Poulenc, riscuotendo successo di pubblico e critica.

L’imponente impianto scenico è affidato a Mauro Carosi, artista sensibile e raffinato che ha collaborato con i maggiori teatri internazionali fin dagli anni ’60-’70. Ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano proprio con Nabucco per lo spettacolo inaugurale della Stagione 1986-’87. Nel 1991 firma le scene per il “suo” secondo Nabucco al Teatro di San Carlo di Napoli, spettacolo ripreso al Carlo Felice di Genova nel 1993-’94, ancora al San Carlo nel 1996-’97, all’Opera di Roma nel 1997-’98 e, adesso, al Teatro Lirico di Cagliari.
L’opera si avvale di un cast prestigiosissimo: Leo Nucci (Nabucco), grande interprete di ruoli verdiani e reduce dal successo riportato al Teatro alla Scala dove, lo scorso 7 dicembre, ha inaugurato la stagione lirica con Il trovatore, Susan Neves (Abigaille), soprano drammatico lirico spinto al suo debutto in Italia ma già affermata interprete nei teatri internazionali, Yikun Chung (Ismaele), giovane tenore coreano nuovamente a Cagliari dopo aver interpretato, la scorsa stagione, le Chevalier de la Force nei Dialoghi delle Carmelitane, Jaakko Ryhanen (Zaccaria), basso finlandese anch’egli al suo debutto in Italia.
Il Teatro Lirico di Cagliari ricorda e celebra Giuseppe Verdi con la messinscena di Nabucco, dal momento che fu la prima delle sue opere ad essere rappresentata al Teatro Civico di Cagliari il 9 settembre 1843, appena un anno dopo la “prima” avvenuta il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano.