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IL TERRITORIO
Il suolo della Giara è generato dallo sgretolamento della roccia lavica: è notevolmente fertile e capace di generare ottimi pascoli ma, per lo spessore esiguo, non è comunque adatto alla coltivazione.

is zepparas (i monti)
Gli unici rilievi della Giara sono due crateri vulcanici, tuttora facilmente individuabili:
sa Zepparedda, alto 609 metri, che lascia intravedere ancora una bocca di cratere; sa Zeppara Manna, alto 580 metri, a forma di cono vulcanico, dal quale è possibile scorgere il Gennargentu di Aritzo, a nord-est, la piana del Campidano di Oristano, a sud-ovest, il Monte Arci, verso Oristano e, nei dintorni, il dispiegarsi
delle colline della Marmilla, del Sarcidano e della
Trexenta fino a Laconi.

is scalas (sentieri ripidi)
I fianchi dell’altopiano, non protetti dalla dura coltre basaltica che ricopre la sommità, sono soggetti, da sempre, a fenomeni di erosione e di frana: così, nei secoli, si sono formati i ripidi sentieri, detti in sardo is scalas, che, anticamente, erano le uniche vie d’accesso alla Giara. 

sa roja e is paulis (gli acquitrini)
Al centro dell’altopiano, disposta in senso trasversale rispetto ai due rilievi, si trova la zona depressa de sa Roja: in origine era, probabilmente, una fenditura, che poi fu ricoperta dalle colate basaltiche.(Foto M. Vacca)
Is paùlis sono depressioni più o meno estese e più o meno profonde, nelle quali ristagna sia l’acqua piovana sia l’acqua che sgorga da alcune sorgenti.
Si trovano un po’ dovunque nell’altopiano e segnano nettamente il paesaggio: con l’arrivo della stagione calda is paulis si ricoprono di ranuncoli d’acqua che, a volte fino al mese di luglio, occupano l’intera superficie del Pauli Majori e del Pauli Murdegu, le più vaste distese d’acqua della zona.
In tarda estate i colori tendono sempre più al giallo, la piana diventa più asciutta e polverosa e le mandrie di cavalli e di bovini si concentrano, per l’abbeverata e per il pascolo, intorno a is paulis non ancora prosciugati.
Ma anche quando l’estate è più rovente molte sorgenti, is mitzas, non cessano di dispensare la loro acqua fresca.

foto dall’alto:
– Panoramica (P. Rinaldi)
– Un pauli (M. Vacca)