Home E Un’Isola un Continente E FOSSILI IN SARDEGNA 

I TRILOBITI
Sono artropodi (invertebrati simili a crostacei e insetti) primitivi che vissero dal Cambriano (570 m.a.) al Permiano (225 m.a.), periodo in cui si estinsero.
Vivevano in mare.
Come dice il nome, i trilobiti avevano il corpo diviso in tre lobi longitudinali e tre lobi trasversali (cephalon, thorax e pygidium).
Avevano zampe primitive, che usavano per muoversi sul fondale marino, e antenne.

>in Sardegna
i fossili di trilobiti vengono ritrovati in prevalenza nell’Iglesiente, nelle formazioni del Cambriano e Ordoviciano (500-435 m.a.).
In particolare i trilobiti del Cambriano sono gli unici ritrovati su tutto il territorio nazionale.

LE PIANTE FOSSILI
Le piante iniziarono a svilupparsi sulle terre emerse dal Siluriano (435-395 m.a.), passando dalle Briofite (piante prevalentemente acquatiche) alle Pteridofite (come le felci). Così la terra ferma nel corso dei secoli fu colonizzata dalla vegetazione.
 
Un periodo nel quale le piante ebbero un grande sviluppo fu il Carbonifero (345-280 m.a.), che prende il nome dai numerosi depositi di carbone rinvenuti, in tutto il mondo, nei sedimenti di questo periodo.

I vegetali si conservano fossili soprattutto nei depositi continentali.
Le varie parti di solito si ritrovano separatamente:
foglie, tronchi, apparati radicali, frutti, spore e pollini.

>in Sardegna
bellissimi resti di piante dell’era Paleozoica (570-225 m.a.), oggi estinte, si ritrovano nelle rocce del Carbonifero-Permiano del Bacino di San Giorgio (Iglesiente), nel Bacino di Seui (NU) e nei dintorni del Lago Mulargia (NU).

Numerosi sono anche i resti di piante fossili del Mesozoico (225-65 m.a.) che si ritrovano nelle rocce del Giurassico (190-136 m.a.) della zona dei Tacchi presso Laconi (NU).

Piante fossili del Terziario (65-5.2 m.a.) si ritrovano in gran numero nei terreni miocenici ai bordi del Campidano, in Marmilla, e nei dintorni del Lago Omodeo.

I PESCI
Alcuni tipi di pesci primitivi (gli Agnati e i Placodermi) comparvero già nell’Ordoviciano (500-435 m.a.) ma si estinsero durante il Paleozoico.

I pesci che conosciamo oggi derivano da specie comparse alla fine del Paleozoico e sviluppatesi per tutto il Mesozoico (225-65 m.a.) e il Terziario (65-5.2 m.a.).

Due sono le classi più importanti: i Condritti, a cui appartengono i pesci a scheletro cartilagineo come squali, razze e mante, e gli Osteitti dei quali fanno parte la maggior parte delle specie attuali.

>in Sardegna
si rivengono pesci fossili del Terziario (65-5.2 m.a.),
soprattutto nei terreni Miocenici (26-5.2 m.a.) del Campidano.
Oltre a fossili interi di pesci, si ritrovano, sparsi nei sedimenti, anche denti e placchette, alcuni di notevoli dimensioni.

I MOLLUSCHI
Questo phylum racchiude tantissime varietà animali che vengono ritrovate in grandissimo numero nelle rocce sedimentarie, in prevalenza marine.

I molluschi sono invertebrati in genere provvisti di una conchiglia calcarea che si conserva facilmente allo stato fossile.
Tra le classi principali ricordiamo i Lamellibranchi, provvisti di due valve (perciò chiamati anche Bivalvi), i Gasteropodi che presentano il guscio avvolto su se stesso, i Cefalopodi di cui fanno parte le Ammoniti estintesi nel Cretaceo (136-65 m.a.).

>in Sardegna
i Lamellibranchi e i Gasteropodi sono i fossili più comuni nelle formazioni del Terziario (65-1.8 m.a.) e del Quaternario (1.8 m.a.-10000 anni)
Bellissimi esempi si ritrovano in tutti i sedimenti del Miocene (26-5.2 m.a.), da Cagliari fino a Sassari, a Funtanazza, a Castelsardo, a Bosa e in tantissime altre località.

Nei calcari cretacici di Capo Caccia si ritrovano le Rudiste, un tipo di Lamellibranchi ormai estinto.

Le Ammoniti invece si ritrovano nelle rocce del Giurassico (195-136 m.a.) e del Cretaceo (136.65 m.a.) che costituiscono tutta la zona del Golfo di Orosei e della Nurra.

ALTRI ORGANISMI
In Sardegna si trovano allo stato fossile altri organismi importanti.

  • Coralli
    esistevano anche nell’Ordoviciano (500-435 m.a.) ma si rinvengono soprattutto in colonie, nei sedimenti del Miocene (26-5.2 m.a.).
  • Archeociatine,
    simili come forma alle Spugne, si ritrovano esclusivamente nelle rocce del Cambriano (570-500 m.a.) dell’Iglesiente
  • Brachiopodi,
    simili ai Lamellibranchi, molto abbondanti nelle formazioni ordoviciane dell’Iglesiente e del Sarrabus.
  • Echinodermi,
    a cui appartengono i Crinoidi e gli Echinidi, i così detti ricci di mare, di cui si ritrovano bellissimi esemplari fossili nei sedimenti miocenici delle colline di Cagliari.
  • Graptoliti,
    questo gruppo si è estinto nel Carbonifero (345-280 m.a.).
    Vivevano in colonie e oggi si ritrovano allo stato fossile come dei rametti simili a strie, prevalentemente negli scisti neri siluriani della zona di Goni (CA) e Ballao (CA)
  • Mammiferi,
    l’importante elefante nano di Gonnesa (CA), e Rettili come il coccodrillo miocenico rinvenuto nei calcari di Cagliari.

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foto, dall’alto:
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  • Dolerolenus (Trilobite)
    Cambriano, Iglesias (CA)
    (Museo di Geologia e Paleontologia “D.Lovisato”)
  • Albero pietrificato
    presso il lago Omodeo (NU)
    (P. C. Murru)
  • Dente di Charcarodon Megalodon (Squali)
    Miocene, Cagliari
    (Museo di Geologia e Paleontologia “D.Lovisato”)
  • Gigantopecten Laitssimus
    Miocene, Cagliari
    (Museo di Geologia e Paleontologia “D.Lovisato”)
  • “piedi” di Mammutus (Mammut)
    (Museo di Geologia e Paleontologia “D.Lovisato”)