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IL RE DEL SUPRAMONTE
Il vero emblema della fauna del Supramonte è naturalmente
il muflone (Ovis orientalis musimon).
Lo troviamo ovunque, con concentrazioni più forti nei monti di Oliena ed Orgosolo.
Il suo è uno di quei pochi casi fortunati in cui una specie pregiata passa, nel giro di un ventennio, da una situazione precaria, quasi al limite del collasso, ad uno stato di continua espansione.
Accadeva che prima, un po’ per la competizione con il bestiame (diverse migliaia di capre invadevano ogni angolo recondito in cerca di pascolo), molto a causa
della persecuzione diretta e continua da parte dell’uomo (con il bracconaggio diretto e con l’accompagnamento di bracconieri venuti a bella posta) per i mufloni non c’era tregua, tanto che
ne erano rimasti davvero pochi.
Eppure un preciso divieto di caccia lo tutelava sin dalla fine degli anni trenta.
Poi l’uomo è andato via dal Supramonte con le sue greggi e il suo bracconaggio, e per il muflone si sono aperti spazi immensi ma soprattutto è arrivato quel minimo di tranquillità e rispetto di cui ogni selvatico
ha bisogno.
Così ora colonizza sempre nuove aree e lo troviamo in
località dove, a memoria d’uomo, non se n’erano più visti.