Home E Un’Isola un Continente E GLI USI DEL MIRTO 

usi medicinali
Le foglie e i frutti del mirto sono particolarmente utilizzati per l’estrazione di olio essenziale.
Le rese più elevate sono possibili nell’epoca della fioritura, che costituisce il tempo balsamico della specie.
L’olio essenziale svolge attività antisettica e balsamica ed è indicato contro le affezioni alle vie respiratorie e viene usato, oltre che in farmacia, come componente aromatico dei profumi.
Il mirtolo è presente nelle formulazioni di sciroppi per la tosse.
Esistono studi delle proprietà analgesiche (Twaij et al., 1989), anti-iperglicemizzanti (Elfellah et al., 1984), antimicotiche (Salih e Nadir, 1984) e antibatteriche degli estratti di diverse parti della pianta (Degtyareva et al., 1972; Kashman et al., 1974; Nadir e Salih, 1985; Davidyuk et al., 1989), nonché dei semi di mirto (Gonzalés et al., 1981).
Le proprietà medicinali del mirto erano conosciute dai Romani che lo usavano per combattere: leucorrea, ulcere, dermatosi, emorroidi, affezioni alle vie urinarie e delle vie respiratorie.
La medicina popolare, inoltre, attribuisce al mirto proprietà curative nelle cistiti, nei disturbi genitourinari e ricorda l’uso come sedativo nervoso e stomachico. I frutti svolgono azione carminativa, astringente, aromatica, tonica.
Infusi di foglie sono usati esternamente per detergere la pelle e le mucose esterne, nonché come rinforzante del cuoio capelluto.

usi industriali
Il furfurolo, composto estraibile dalle foglie e dal legno, è usato nella produzione di materie plastiche termoindurenti, di solventi di nitro ed acetilcellulosa, di composti vinilici, lacche e vernici, anticrittogamici e insetticidi.
Va ricordato, anche se limitato, l’uso domestico che in passato si faceva del mirto per la preparazione d’inchiostro e per tingere di nero i tessuti.
Il legno di mirto è di colore grigio-rossastro, duro, pesante, omogeneo, di grana fine e idoneo per lavori di tornio ed intarsio.
In Sardegna, durante la seconda guerra mondiale, le foglie del mirto furono impiegate nella concia delle pelli. La difficoltà dei traffici e la conseguente mancanza di tannino, infatti, portarono alla scoperta di buoni livelli della sostanza nelle foglie del mirto e il loro conseguente utilizzo.

usi ambientali e ornamentali
Il mirto, come altre essenze della macchia mediterranea, può essere validamente utilizzato come integrazione alimentare per animali al pascolo.
Nel periodo invernale, tali essenze, possono assicurare la sopravvivenza delle greggi e dei bovini in particolari annate.
In particolare il mirto risulta avere un buon valore nutritivo sia delle foglie che dei frutti.
Già i Romani utilizzavano il mirto per abbellire parchi e giardini.
Le particolari caratteristiche del mirto, quali l’abbondante fioritura estiva, il portamento assurgente e la colorazione verde intenso delle foglie, rendono tale specie particolarmente adatta all’uso ornamentale.