Home E Un’Isola un Continente E IL COLTELLO SARDO>TIPI DI COLTELLO 

 

  • SA CÒRRINA: antichissimo coltello, antenato della pattadese, caratterizzato dal manico in corna di capra o di montone.
    Era non molto dissimile dalla pattadese attuale, ma era solo a fiama, ossia a lama fissa. 

  • SA GUSPINESA: cosiddetta perché tipica di Guspini. Nella forma più caratteristica era senza punta, sulla scorta di una legge regia, varata nel 1908, che disciplinava la lunghezza delle lame permesse ad uso personale.
    Mentre per le lame a punta era proibito oltrepassare la lunghezza di 4 centimetri, per quelle
    senza punta era consentito raggiungerne 10.
    I Guspinesi consideravano questo tipo di coltello
    ugualmente funzionale, anche perché, in prevalenza,
    erano minatori e serviva loro soprattutto per mangiare.
    In questo modo non incorrevano così in sanzioni giudiziarie, che altrimenti sarebbero state quasi inevitabili, visti i controlli severi  cui erano sottoposti, nel timore che si verificassero eventuali disordini a causa degli appartenenti ai movimenti operai.
    Questo coltello, quando ha la punta, presenta la lama con una sagoma più panciuta rispetto,
    ad esempio, a quella più lineare della pattadese.
    Sa guspinesa è il coltello utilizzato nei loro assalti
    dai valorosi della Brigata Sassari, durante la prima guerra mondiale.
  • S’ARBURESA (o foggia antica): tipico coltello da scuoio a lama panciuta, prodotto nella zona di Arbus 

  • LAMETTA: tipico della zona di Tempio Pausania, ha la lama mozza ed è ideale per il taglio e la lavorazione del sughero

      

  • SA LEPPA: lungo coltello a lama fissa
    (è una vera e propria sciabola) utilizzato soprattutto nel corso del 1800. Dalla lama spesso intarsiata, presenta un manico di legno. L’etimologia viene probabilmente dal greco Lepis, lépos = lamina di metallo, piastra. Si può confrontare col greco moderno Lepida, lama di coltello.

  • SA PATTADESA: il coltello originario di Pattada. E’ considerato il coltello sardo per eccellenza. La forma classica è costituita da SA RESOLZA, che presenta la lama a foll’e murta, ossia a foglia di mirto, in genere a serramanico. L’impugnatura è di linea molto semplice.
    Secondo la tradizione, furono i fratelli Mimmia (1818-1906) e Giuseppe Bellu (1830-1908) a dare vita alla produzione di coltelli pattadesi, ora famosi in tutto il mondo.
  • S’ARRESOJA: altro termine per indicare il coltello a serramanico che deriva dai rasoria romani. 
  • SU BRÓTTSU: in logudorese indica un coltello piegato all’araba.
  • SU GURTEDDU: con questo termine si indica genericamente il coltello col manico fisso.

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>Non solo Pattada e Guspini
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