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LE ORIGINI

Il vino è arrivato in Sardegna molto tempo fa.
Sono stati ritrovati i resti di vasi e brocche da vino, provenienti dall’area Micenea (Grecia), databili al XIV secolo a.C..

Ma in quale periodo la vite fu introdotta in Sardegna? e da chi?
Ecco alcune ipotesi:

  • Secondo alcuni l’uva, così come molte altre piante, fu portata in Sardegna dai Fenici;
  • Il professor Antonio Vodret dell’università di Sassari, ipotizza un influsso di civiltà di popoli provenienti dalla Grecia, dalla Fenicia e dalle coste settentrionali dell’Africa: queste genti si muovevano portando con sé sementi e piante diffusero la coltivazione della vite;
  • Nel 1992, durante lo scavo di una capanna di ladiri (mattoni crudi di fango e paglia) nel territorio di Monastir (CA), l’archeologo Giovanni Ugas trovò un fondo di vino rosso in un torchio di pietra; la vicinanza di una brocca di foggia greca (oinochoe) fece ipotizzare che quel liquido bruno risalisse al IX secolo a.C.;
  • La scoperta di alcuni vinaccioli nel nuraghe Genna Maria di Villanovaforru testimonia la presenza di uva in Sardegna nella prima età del Ferro (900 a.C.).
    Tracce analoghe sono state trovate nella necropoli fenicia di Monte Sirai (580 a.C.).