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LA STORIA DELLA BOTTARGA
dai Fenici ai giorni nostri

 

 

 

La tradizione della bottarga approda in Sardegna quasi 3000 anni fa, dono dei suoi primi colonizzatori: i Fenici.

Popolo di navigatori, commercianti e pescatori, condivisero con le popolazioni nuragiche i segreti della salatura ed essiccazione delle uova di muggine, allora come oggi diffuso lungo tutte le coste sarde; non è casuale, probabilmente, che alcuni degli insediamenti creati dai Fenici (Tharros, Nora, Cagliari e Sulci) siano molto vicini alle zone di maggiore produzione.

Ben presto, grazie agli arabi, tutto il mondo allora conosciuto scoprì la bontà di quelle baffe ambrate; è agli Arabi, (che la chiamarono battarikh, ovvero uova di pesce salate) che la bottarga deve il suo nome.

E la sua fama di prodotto pregiato, quasi introvabile; il caviale dei sardi divenne dono regale, riservato solo alle grandi occasioni, e difficilmente reperibile fino almeno al dopoguerra. Pian piano, le nuove tecniche di pesca, e lo spirito imprenditoriale di alcune aziende, hanno permesso la nascita di un florido mercato che riesce ad esportare la bottarga fino ai paesi più distanti.

Recentemente, è stata richiesta la denominazione di origine protetta per il prodotto, spesso vittima di imitazioni e contraffazioni che ne aumentano la quantità in commercio, ma ne diminuiscono sensibilmente la qualità. La vera bottarga è prodotta interamente nell’Isola, da pescato rigorosamente sardo. E’ proprio questo che l’ha resa il top nel panorama internazionale.

 

Indice Articolo
. Index 
Cosa è? 
. Il muggine 
. La storia
. La preparazione 
. Il menù 
. Dove comprarla 

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. Gastronomia