INIZIA LA FESTA
La Sartiglia è uno spettacolo, un fatto culturale di tipo teatrale, una rappresentazione che ha il suo canovaccio, i suoi attori e spettatori, il suo spazio scenico e, nei patronati della manifestazione, persino i suoi registi: il gremio degli agricoltori nella Sartiglia della domenica, quello dei falegnami nella Sartiglia del martedì di Carnevale.
Spettacolo grandioso e singolare dunque, la Sartiglia.
Non è un caso, forse, che essa, come manifestazione equestre, abbia conosciuto grande splendore durante il ‘500, secolo della riscoperta “europea” del teatro e di molte forme di spettacolo.
Tutto ha inizio il 2 di febbraio, festa della Candelora, con la cerimonia durante la quale vengono nominati i componidores delle rispettive Sartiglie: l’investitura da parte dei gremi e delle confraternite affiliate segue tempi e cerimoniali specifici.
La vestizione de su Componidori
La manifestazione vera e propria è inaugurata dalla vestizione rituale de su componidori, seduto su una sedia posta sopra un tavolo, ad opera della massaia manna (la moglie del presidente del gremio interessato) e delle massaieddas.
Dopo la vestizione, senza mettere i piedi per terra, su componidori salta in sella, pronto a seguire, fiancheggiato dal sottocomponidori e dal terzu componi, un corteo di cavalieri in costume tradizionale, fino al punto di partenza delle corse (l’attuale P.zza Manno).
Lì inizierà la gara, snodandosi lungo le vie Sant’Antonio e Vittorio Emanuele II fino alla P.zza Duomo, dove su componidori e gli altri cavalieri cercheranno di infilzare la stella d’argento appesa ad un nastro verde.