ORIGINE E SIGNIFICATO
Derivazione iberica e origine autoctona
Sul significato della Sartiglia si affacciano le più svariate interpretazioni, alcune attendibili, altre molto fantasiose.
Che sia una manifestazione di derivazione iberica, e più precisamente aragonese, è cosa nota.
Lo testimoniano anche le parole: lo spagnolo “sortija”, per esempio, significa “anello” e “sortika” sta proprio per “gara, sfida”.
Non si può escludere, comunque, l’origine autoctona di una manifestazione pur arricchitasi di elementi culturali esterni.
E’probabile, a detta di alcuni, che questa manifestazione cortese e festiva abbia conosciuto grande splendore in periodo giudicale, in quel piccolo stato d’Arborea simile per molti versi a corti e piccole monarchie europee, sedi di innumeri competizioni da intrattenimento: già prima, dunque, dei secoli XVI e XVII, periodo a cui risalgono le prime attestazioni ed epoca di gran voga per tornei cavallereschi e giochi “all’anello”.
La Sartiglia, dunque, ci porta dritti sia alle giostre equestri e ai più consueti momenti ludici della società tardocavalleresca.
C’è anche chi sostiene che essa affondi le sue radici nei giochi di addestramento militare equestre delle cavallerie arabe, c’è chi l’ha interpretata come una tenzone tra due pretendenti per conquistare la stessa donna, altri ancora la interpretano come un’occasione carnevalesca per invertire temporaneamente i ruoli sociali.
Il residuo di antichi riti pagani
Altri infine, e forse non a torto, vi vedono il “residuo” di antichi rituali agrari di divinazione e propiziazione: lo spirito della Sartiglia nasce nel substrato culturale agricolo che caratterizza la società oristanese.
Con la Sartiglia si gioca così la sorte dell’annata agricola: la festa si fa rito propiziatorio, la sua riuscita presagio di quel che sarà.
Se il cavaliere imbroccherà la stella, con un gesto quasi di fecondazione, la terra fecondata porterà buoni frutti.