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Aragonesi e Giudicato di Arborea | la Sardegna “spagnola”  | Alghero, Carlo V e Filippo II 

La Sardegna nella Corona d’Aragona
Nel 1297, il papa Bonifacio VIII, allo scopo di risolvere i contrasti tra gli Angiò e gli Aragona per il possesso della Sicilia, aveva creato il Regno di Sardegna e Corsica, assegnandolo al re d’Aragona Giacomo II. In seguito a questa concessione il re aragonese iniziò l’occupazione della Sardegna.

La resistenza del Giudicato d’Arborea
Gli unici che gli tennero testa furono gli Arborea che, nella seconda metà del secolo, prima sotto il Giudice Mariano e poi sotto la Giudicessa Eleonora abbandonarono la politica filo-argonese dei loro predecessori e iniziarono una dura lotta per estendere il loro dominio sull’isola. Eleonora d’Arborea è certamente la figura più nota della storia sarda, sia perché era un donna, sia perché rappresenta, ancora oggi, il simbolo di un’antica libertà perduta e dell’ultima forte resistenza al dominio straniero.
Sotto il suo governo la lotta degli Arborensi fu molto efficace, tanto che Eleonora riuscì a conquistare il controllo di quasi tutta la Sardegna, ad eccezione di Cagliari ed Alghero.

La Carta de Logu
La fama di Eleonora è anche legata al completamento dell’opera legislativa iniziata da suo padre Mariano e raccolta in un codice di leggi noto come Carta de Logu.
Stilata in lingua logudorese, la Carta era divisa in 198 capitoli che riguardavano: il diritto penale, cioè i reati e le pene relative; l’ordinamento amministrativo dei Giudicati e dei villaggi; i più importanti diritti ed obblighi civili delle popolazioni.La Carta de Logu, pur con qualche ritocco apportato nel tempo, fu considerata il punto di riferimento legislativo, per la società sarda, sino ai primi decenni del 1800. 

Fine del Giudicato di Arborea
Nel 1403 la Giudicessa morì di peste e pochi anni dopo nel 1409 , a Sanluri le truppe arborensi furono sconfitte dall’esercito aragonese, guidate da Martino il Giovane, figlio del re d’Aragona. Fu la fine del Giudicato d’Arborea, ultimo baluardo dell’autonomia dei Sardi rispetto al potere straniero, che fu trasformato nel Marchesato di Oristano.