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Come è fatto  Questa specie è riconoscibile grazie al suo corpo fusiforme mentre la coda va assottigliandosi gradatamente per terminare con una gran pinna caudale falciforme, disposta verticalmente.
Può mantenere una velocità media di 30 km orari che aumenta fino a raggiungere una velocità massima di 70 km orari.
Il corpo è quasi liscio, ricoperto da piccole squame, ed assume una colorazione blu scuro superiormente, argentea sui fianchi e biancastra nel ventre.
Il tonno rosso arriva a vivere oltre i 16 anni e raggiunge i 600 kg e i 4 metri e mezzo di lunghezza.  Tonni “di corsa”  sono quelli tra i dieci e i quattordici anni

La distribuzione geografica  Essendo un predatore predilige i mari ricchi di pesce azzurro particolarmente abbondante nell’Atlantico, anche se fanno parte della sua dieta calamari, seppie, ecc. Legata a questa esigenza alimentare, vi è la ricerca di acque che abbiano una certa temperatura, anche se, grazie al suo particolare metabolismo, riesce a mantenere la sua superiore a quella ambientale.

Ipotesi sulla migrazione Studiosi e pratici si resero conto che il tonno effettuava continue migrazioni periodiche, sulle quali sono state formulate, da sempre, diverse ipotesi. Alcuni ritenevano che questi spostamenti fossero guidati da alcuni pesci nelle zone più ricche di nutrimento, altri sostenevano che a spingere i tonni nelle tonnare fossero squali e pescispada. Ancora Aristotele riteneva che, durante l’inverno, i tonni si ritiravano nelle profondità marine, per poi risalire in estate verso le coste dove trovare acque più temperate.

Comportamento durante la riproduzione  Oggi si può affermare, con assoluta certezza, che “la corsa” di questi pesci è dettata da esigenze di tipo riproduttivo: deporre le uova in località propizie.
Durante la riproduzione il tonno modifica le sue abitudini: migra in branchi numerosi (migliaia di esemplari) verso le coste alla ricerca di acque più calde e ricche di ossigeno, creando così le condizioni ideali per poterlo catturare con la tonnara. Terminata la riproduzione, perde nuovamente il suo comportamento gregario.

Le zone della riproduzione  Tutto il bacino del Mediterraneo (compreso l’Adriatico) può essere considerato area di riproduzione, ma le zone più importanti, se si tiene conto della concentrazione di larve, sono localizzate a nord della Sicilia, a sud delle Baleari e nel canale di Sardegna.
Per raggiungere tali zone il tonno compie da secoli gli stessi percorsi, percorrendo alcuni tratti di costa dove vengono calate le tonnare.

Da dove arrivano e dove vivono i tonni? I tonni di corsa ad aprile, entrano nel Mediterraneo per la riproduzione, e verso la fine dell’estate ritornano nell’Atlantico. Quelli più giovani, tonni golfitani, vivono sempre nel Mediterraneo. Durante il  periodo della riproduzione,  entrambi si uniscono e si spostano dai mari profondi verso le coste sarde e siciliane.