UNA STRAORDINARIA SCOPERTA!
Il primo luglio del 1999, durante i periodici controlli ai lavori di scavo del tunnel del porto di Olbia, gli archeologi della Soprintendenza si trovarono di fronte a una scoperta sensazionale: furono individuati in mezzo al fango, oltre a una incredibile quantità di oggetti relativi a un arco temporale molto ampio,
otto scafi di relitti di età romana e cinque di età medievale.
Lo studio della zona e dei reperti ha permesso di ricostruire con ottime probabilità un’ampia parte della storia, che vide Olbia coinvolta in importantissimi eventi che sconvolsero l’intero Mediterraneo.
Al disopra di un primo strato, profondo più di cinque metri dal piano stradale, un’infinita quantità di reperti – materiale perduto nelle operazioni di carico e scarico, oggetti deterioratisi durante il viaggio e quindi buttati fuori bordo, rifiuti gettati da terra, materiale trascinato da piogge torrenziali – raccontano la storia di una città portuale importante, che teneva contatti commerciali diretti o mediati con l’intero mondo mediterraneo, dal Medio Oriente a Gibilterra, dalla Provenza all’Egitto, dalla Grecia al Nord Africa. Sono state trovate lucerne, piatti, brocchette, monete, talvolta perfettamente integre e di straordinaria fattura.