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La tonnara
Può essere chiamata in tanti modi: rete fissa, da posta, o da costa.
La rete veniva intrecciata con filo di cocco ed era fissata sul fondo per mezzo di ancore e di grandi pietre squadrate, mentre dall’altra estremità si trovavano i soli, ovvero delle casse di sughero con il compito di tendere la rete fino alla superficie.
Le parti che la costituivano erano l’isola e la coda, eccezionalmente veniva usato un terzo elemento chiamato codardo.

L’Isola
L’isola aveva la forma di un grande edificio subacqueo quasi rettangolare, in quanto aveva una larghezza di circa 40 metri nella parte centrale, mentre andava restringendosi verso le due estremità chiamate testa di ponente e testa di levante. Era lunga dai 300 ai 400 metri e veniva disposta parallelamente alla costa dalla quale distava per tutta la lunghezza della coda.

La coda
La coda era un vero e proprio sbarramento posto perpendicolarmente alla costa, che poteva assumere lunghezze dai 1000 ai 1600 metri secondo le tonnare.
L’estremità di terra, detta pedale, veniva fissata ad uno scoglio o ad un’ancora, mentre l’altra andava a formare l’incrocio con l’isola.  

Le camere
La tonnara era formata da sei o sette scompartimenti comunicanti detti camere, disposti in fila e divisi tra loro da reti trasversali dette porte. Le camere erano disposte partendo da est verso ovest nel seguente modo: camera di levante, bordonaretto, grande, bordonaro, bastardo, camera di ponente, camera della morte o corpus.
Il lato di terra del grande era aperto in prossimità della coda per più della metà della sua lunghezza al fine di permettere l’ingresso dei tonni nella tonnara.
I tonni, durante la loro corsa lungo la costa, incontravano l’ostacolo della coda che fiancheggiavano senza ritornare indietro, a causa del loro istinto riproduttivo che li obbligava sempre a dirigersi verso ovest, fino a quando raggiungevano la bocca dalla quale entravano nel grande che, come dice la parola stessa, era la camera più grande di tutte.
Le camere a destra del grande avevano una funzione di serbatoio in casi eccezionali nei quali la tonnara era colma di pesci. Una parte dei tonni vi si rinchiudeva temporaneamente al fine di permettere le normali operazioni della mattanza. Normalmente dal grande i tonni, grazie ad un sistema di porte, attraversavano una camera dopo l’altra fino a raggiungere il corpus nel quale venivano rinchiusi definitivamente in attesa che il rais desse inizio alla mattanza.

Il corpus o camera della morte
Il corpus aveva, rispetto alle altre camere, una rete adagiata sul fondo che, una volta rinchiusi i pesci, veniva sollevata verso il lato opposto spingendo sempre di più i tonni in superficie fino a quando, rimasti senz’acqua, venivano catturati con gli arpioni. Inoltre la rete di questa camera veniva costruita con del filo più robusto ed era formata da varie pezze lavorate con maglie più piccole e consistenti perché dovevano sopportare i colpi dei tonni, che nell’ultimo tentativo di liberarsi, si dibattevano contro la rete cercando di sfondarla.