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DUE PAROLE CON ANNA GRINDI

“Ho iniziato aprendo una sartoria quando avevo diciotto anni, dove confezionavo prevalentemente abiti da sposa.
I miei tessuti sono stati usati da Marella Ferrera e tuttora sono a disposizione dell’alta moda francese.
Ho presentato il filato in sughero a Palazzo Pitti a Firenze, alla Scala di Milano e ho vestito le Veline, soubrette della trasmissione televisiva Striscia La Notizia, in onda su Canale 5″.

  • èSMERALDA > Chiara, concisa, ma senza ombra di dubbio sicura di sé, Anna Grindi, sarta di Tempio da una vita, è da qualche anno a questa parte sulla cresta dell’onda, a capo di un’azienda, Suberis, che rappresenta anche il nome della morbidissima fibra ricavata dal trattamento (brevettato e coperto da una royalty internazionale) di un materiale ruvido e rigido come il sughero. I suoi abiti propongono continuamente tagli del tutto originali e alla moda,
    valorizzati da materiali usati in contesti del tutto particolari e insoliti.

“Creo i miei vestiti utilizzando cotone, seta, lana, viscosa e acetato; dipende dall’uso che se ne deve fare e dal tipo di accessori che decidiamo di produrre.
I vestiti possono essere fatti anche di tela. Noi preferiamo comunque materiali ecologici, come il sughero, il cotone, la lana e la seta, che raramente uniamo a tessuti sintetici come la viscosa o l’acetato”.

  • èSMERALDA > Osservando per esempio gli abiti di questa collezione, non trovo dei riferimenti alla tradizione tessile sarda.

“I modelli sono interamente disegnati da me e da mia figlia e quindi
di nostra esclusiva creazione.
Lei ha ragione, infatti non hanno mai niente a che fare con la tradizione sarda, né tanto meno s’ispirano alle nuove proposte di qualche grande stilista.
Anche in questa collezione primaverile ho cercato di presentare modelli assolutamente originali, rigorosamente in sughero.

Al vestito con il motivo a scacchiera, non ho voluto abbinare degli stivali con una tinta uguale per non “caricare” in maniera eccessiva i colori.
Infatti, ho preferito giocare sul contrasto, sostituendoli con un paio neri.
Molto elegante anche l’abito nero. Particolarmente sbarazzini, invece, gli abitini con reggiseno e pantalone ricamato, che, così come il bustino e la gonna asimmetrica, sono da indossare in occasioni più frivole come per andare in discoteca”.

  • èSMERALDA > Qual è la sua più grande conquista?

“Ce ne sono tante, ma sicuramente sono molto contenta di aver trovato un riscontro tra gli abiti da me disegnati qualche anno fa e alcune proposte delle nuove collezioni presentate nelle sfilate di quest’anno”.