Monte Arcosu è anche una fucina di sperimentazione, un laboratorio all’aperto brulicante di attività. Racconta Carlo Murgia, con il convinto orgoglio del ricercatore, quanto è in atto, quanto è già accaduto e quanto è in prospettiva. Intanto il metodo dei censimenti. Per stabilire il numero dei cervi presenti si è proceduto, sinora, con la conta dei bramitanti e successiva applicazione del rapporto 1: 1,5 tra maschi e femmine. Rapporto di stima confermato dalla ricerca di otto ragazze dell’Università di Siena che, in 20 aree campione, hanno verificato la presenza dei cervi in base agli avvistamenti e alla conta degli escrementi. Sul cervo sardo è già stata discussa una tesi di laurea (Università di Sassari), e si è da poco concluso il primo Progetto RadioTrekking (iniziato nel 1995 all’interno di un Progetto Life finanziato dalla CEE e dal WWF), diretto da Sandro Lovari (Università di Siena), uno dei massimi esperti di ungulati selvatici. La ricerca è stata condotta su cinque esemplari con radiocollare (1 maschio e 4 femmine) ed è anche stata prescelta quale tesi di laurea da tre studenti dell’Università di Cagliari e di Siena. La ricerca ha fornito informazioni molto interessanti; il cervo sardo, a differenza del cervo nobile, pare effettui solo spostamenti territoriali di modestissima entità (comportamento riscontrato anche, per singolare coincidenza, in uno studio contemporaneo sul cervo presente in Spagna in ambiente di macchia).
Una ricercatrice ha studiato l’alimentazione della volpe, mentre un’altra (entrambe dell’Università di Cagliari) si è laureata con una tesi sul gatto selvatico sardo. E sul gatto selvatico è impegnato in prima persona Carlo Murgia che, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia di Cagliari, sta conducendo una ricerca, la prima in Italia, con l’utilizzo del radio-collare (cavie sono state un maschio e tre femmine) per stabilire le caratteristiche del territorio del misterioso felino. Le numerose catture sinora effettuate (trenta!) hanno consentito di verificare le dimensioni davvero modeste del gatto selvatico sardo rispetto a quello europeo (appena kg. 3,100 il maschio adulto e kg. 1,600 la femmina).