Monte Arcosu oggi
Oggi Monte Arcosu è una delle più prestigiose e simboliche riserve naturali del WWF. L’intero complesso è stato dichiarato oasi di protezione della fauna dalla Regione Sardegna ed è sottoposto a vincolo paesistico ed idrologico. Inoltre è stato segnalato come zona di protezione speciale dalla direttiva CEE 79/409 ed è compreso all’interno del perimetro del costituendo Parco Regionale del Sulcis.
il problema del bracconaggio
A dirigere la Riserva è Carlo Murgia, 43 anni, biologo di Cagliari, che si avvale, per la determinante funzione di controllo, della collaborazione di cinque guardie. Il bracconaggio, infatti, è ancora e sempre la minaccia più incombente per il cervo. Agguati notturni, anche con letali e silenziose balestre, e soprattutto inesorabili lacci d’acciaio sono ancora tragici componenti della quotidianità. Nella sorda guerra tra guardie e ladri di animali c’è già stato l’anno nero; nel 1996 sono stati rinvenuti ben 1600 lacci, disseminati nei punti strategici, con i resti di 70 cinghiali e 21 cervi. Anche recentemente altri due cervi sono stati abbattuti, di notte, lungo la pista che porta alla foresteria. Ma la passione, l’abnegazione, l’irriducibile caparbietà ed una forte dose di orgoglio delle guardie hanno portato nel tempo risultati strabilianti. I numeri parlano da soli: nel 1985, anno di acquisizione, i cervi presenti erano un’ottantina, mentre all’ultimo censimento (1999) hanno risposto all’appello almeno 900 esemplari!
- la nascita dell’oasi
- le attività di ricerca e i progetti
- obiettivi e gestione
- per visitare la riserva
- il cervo sardo
- gemellaggio Monte Arcosu-El Feidja (Tunisia)