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il viaggio per mare | le superstizioni
Se il viaggio per strada era avventuroso e pieno di rischi il viaggio per mare era una scommessa.
Ma chi voleva spostarsi o faceva del commercio la propria fonte di sostentamento non poteva fare a meno di imbarcarsi e rischiare la propria vita sul mare.
Il motto era “si sa quando si parte non si sa quando si arriva”.
Nonostante si evitasse di affrontare la navigazione nel periodo invernale (grossomodo nel periodo da novembre a marzo), i rischi legati alle condizioni naturali erano molteplici:
si poteva incontrare un fortunale, oppure essere rallentati dalla bonaccia.
Se tutto andava bene si rischiava di perdere la rotta e arrivare dove non si doveva andare. Se andava meno bene il naufragio era garantito.
Non mancavano i pericoli legati al “brigantaggio marino” la pirateria, sopratutto su certe rotte.
Non esistevano navi passeggeri appositamente costruite, si otteneva così passaggio da navi merci.
Il rischio era che, dovendo raggiungere posti lontani o poco frequentati dal traffico marittimo si dovesse fare scalo da qualche parte e il cercare passaggio, così via fino al porto di destinazione.
di Giovanni Idili