Home E Un’Isola un Continente E SERGIO ATZENI 

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SERGIO ATZENI (1962-1995)

Il vento è alito dell’Africa, prende il fianco la nave che trema ronfando per tenere la rotta, non è vento cattivo, il mare è piatto e silenzioso. Ruggero si accorge che il cane ha smesso di ululare. Tutto è silenzio attorno, è notte fonda. La nave ha angoli bui, oscurità, meandri. Luce in un luogo soltanto, un’isola nel nero, il ponte di comando, sotto la bandiera, un grande palco vuoto, bianco di fari.
(da Il quinto passo è l’addio)

Morto prematuramente nel 1995, Sergio Atzeni, è da considerarsi tra i più grandi talenti letterari apparsi sulla scena nazionale degli ultimi anni. Nei suoi romanzi si ritrovano la storia e la fantasia, i miti e i personaggi di una società che può essere definita come “sarda” ma che male si adatta a questa unica etichetta. Il respiro dei suoi romanzi è, infatti, quello dell’umanità tutta, universale è il suo sguardo sul mondo. L’Apologo del giudice bandito (1986), Il figlio di Bakunin (1991), Il quinto passo è l’addio (1995), e i due romanzi editi postumi Passavamo sulla terra leggeri (1996) e Bellas Mariposas (1996) sono nati da una penna che gioca con la pagina, col contenuto e con la lingua che lo esprime; forse è per questo “entusiasmo”, per la vitalità che è l’aspirazione stessa dei romanzi che, ciò che diceva Sergio Atzeni per se stesso, si avvera anche per il suo Libro: “sono sardo, sono italiano, sono europeo”.

  • LINK
    Storia e romanzo
     il saggio “Storia e romanzo” di Sergio Atzeni, in rete nel sito della rivista IPERSTORIA
  • Sito interamente dedicato a Sergio Atzeni > www.sergioatzeni.com 

Elisa Careddu