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dai Sardi agli Shardana  | lo stesso popolo? le prove  | le fonti  | Shradana nel Mediterraneo 
i Sardi e la navigazione  | questione di nomi  | il Mediterraneo nel II millennio a.C. 
la lacuna più evidente | speranze dalla ricerca 

I SUOI ARGOMENTI CI SEMBRANO DIFFICILMENTE CONFUTABILI…

Io all’inizio quando vedevo queste analogie tra Sardi e Shardana avevo un grossissimo ostacolo perché non si capiva come e quando si fosse formata la civiltà nuragica.

Il XIV secolo, per quello che si sapeva allora, mi sembrava troppo alto. Ma oggi non possiamo dire questo.

Il XIV secolo vede già una civiltà nuragica matura e sviluppata e quindi capace di produrre un notevole incremento demografico in Sardegna e un conseguente movimento migratorio anche solo di soldati mercenari.

La presenza di soldati mercenari sardi in giro per il Mediterraneo preannuncia l’esigenza che i Sardi avevano di spostarsi dalla Sardegna. In Egitto ci arrivavano a varie riprese, in continuazione.

Gli Shardana e le loro navi sono rappresenti dagli Egiziani così come i Sardi sono rappresentati dai bronzetti.

I bronzetti sono dell’ottavo nono secolo ma sono una rappresentazione del mondo mitico, dell’età dell’oro.
Per questo troviamo tutte le varie tipologie di guerrieri rappresentate assieme come per un effetto di schiacciamento della prospettiva temporale.
Sono una documentazione dell’epopea dei sardi come il mondo eroico dei poemi omerici e gli oggetti dell’artigianato etrusco.

RAPPORTI COSI’ INTENSI FRA EGITTO E SARDEGNA FAREBBERO SUPPORRE CHE NELL’ISOLA NON SIA DIFFICILE TROVARE MANUFATTI EGIZIANI…

Questa è una delle lacune più eclatanti della tesi occidentalista.

Alcuni studiosi del passato cercavano conferma alla tesi occidentalista tramite la presenza di monili, scarabei e paste vitree trovati in Sardegna.

Questi oggetti però sono in stile egittizzante e sono del VI secolo: quindi non sono una prova.

Invece le paste vitree del bronzo medio potrebbero essere state portate direttamente dall’Egitto che è la prima patria della pasta vitrea.

Certo, potrebbero anche esser state portate da mediatori egei, ma non possiamo trascurare neppure la prima ipotesi.

Ma comunque questo è uno dei punti deboli dell’identificazione Shardana-Sardi.

NON C’È SPERANZA DI TROVARE MANUFATTI EGIZI IN SARDEGNA?

Bisogna dire che l’archeologia ci dà sorprese in continuazione: fino a 15 anni fa noi non conoscevamo ceramica micenea in Sardegna, non sapevamo di pasta vitrea, di avori, non sapevamo della ceramica nuragica a Tirinto, a Creta e in Sicilia.

C’è dunque margine e tempo perché queste lacune siano colmate.

Certo noi dobbiamo partire dai dati e non dalle speranze ma dobbiamo essere consapevoli anche che la ricerca è ancora destinata a crescere e a fornirci risposte e dati.

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