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nella grotta del bandito  | Tiscali: i nuraghi sotto la roccia | il pastore del Supramonte 

TISCALI: I NURAGHI SOTTO LA ROCCIA

Le tracce più suggestive lasciate dall’uomo nel Supramonte sono, forse, quelle legate all’epoca nuragica, ad esempio il villaggio di Tiscali.

Pensate a una dolina enorme che ha sprofondato la sommità arrotondata di un monte di calcare luccicante, una dolina che ricorda molto realisticamente un cratere vulcanico. 

All’interno di questo cratere ancora un’altro cedimento della roccia, stavolta sulla parete rivolta ad ovest, ha creato un’enorme balconata che guarda la vallata sottostante.

Così la dolina è un vasto riparo, sicuro ed estremamente comodo, che consente di controllare l’esterno: circa 3000 anni fa lo abitarono antiche popolazioni sarde che vi edificarono un villaggio nuragico. 

Ora solo resti, cumuli di macerie con appena qualche accenno di quella che doveva essere la struttura originaria su cui purtroppo si è accanita l’ingordigia, il vandalismo e l’ignoranza di orde di scavatori abusivi.

Peccato davvero perché per posizione, scenografia naturale e cornice paesaggistica il villaggio di Tiscali è unanimemente considerato un’autentica meraviglia, che vale proprio la pena di visitare. 

Gli antichi sardi vi salirono probabilmente per sfuggire alla malaria che doveva imperversare nelle vallate sottostanti.

Ma la leggenda non si può mai accontentare di soluzioni logiche abbastanza scontate e così gli abitanti di Tiscali hanno il loro alone di gloria perché, si racconta, da lassù tenevano a bada le legioni romane.E attraversando la diaclasi, una strettissima spaccatura nella roccia che è l’unica via d’accesso al villaggio, ci piace ancora credere a questa versione e pensare, con un sottile brivido, gli indomiti guerrieri che difendevano strenuamente la loro indipendenza vietando quel passaggio agli invasori.

[foto di Piero Rinaldi: resti del villaggio nuragico di Tiscali