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l’uomo e il paesaggio | dalle coste verso l’interno  | danno spettacolo  | la foresta di leccio 
i fiori  | i funghi  | gli endemismi 

L’UOMO E IL PAESAGGIO

L’uomo ha vissuto in Supramon­te da tempi remoti.

La sua presen­za, la sua attività hanno modella­to e modificato, quello che doveva essere lo splendore delle vestigia arboree originarie.

Secoli di pasto­rizia arcaica e marginale, giust’ap­pena di sopravvivenza, hanno la­sciato segni ben visibili in partico­lare per l’uso ripetuto del fuoco, d’altronde irrinunciabile per quel tipo di attività.

Non v’è dubbio, pe­rò, che le ferite più profonde e do­lorose alle immense leccete siano state inferte dai grandi tagli che dalla seconda metà dell’ottocento ai primi decenni del novecento hanno interessato tutta la Sarde­gna compreso, naturalmente, an­che il Supramonte.

Tempo e natu­ra, fortunatamente, hanno rimar­ginato penose ferite, così che an­cora oggi il Supramonte offre un campionario ricchissimo di paesag­gi vegetali.

[foto: capre al pascolo