TOMASU VOE
Il “bue Tommaso” gironzolando per le campagne non ha, certe volte, vita facile. Potrebbe incappare in un vecchio contadino che lo prende tra le dita e lo infilza a zampe in su, sì a zampe in su anche perché il “bue Tommaso” non è altro che uno scarabeo. In Sardegna quest’insetto non è uno dei tanti, uno qualsiasi; messo in questa scomoda posizione deve, infatti, far levare il vento e tutti lo contemplano e lo minacciano “starai lì finché non avrai fatto il tuo dovere”; se poi c’è bisogno di pioggia, allora è ancora peggio, è necessario, infatti, farlo a pezzi: solo il suo sacrificio donerà pioggia alla terra arida.
Piove troppo e le sementi ormai annegano? allora tutti attenti a non calpestare il “bue Tommaso” se no la pioggia non cesserà.
Tutta una serie di storie, molto simili tra loro che vedono come protagonista Tomasu Voe, lo scarabeo. In alcuni racconti popolari però non è un insetto ma un servo o un semplice contadino oppure il nome indica semplicemente un toponimo, un luogo, Punta Tomasu Voe, Nuraghe Tomasi.