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IL SEMIDANO
sinonimi: non esistono sinonimi. E’ conosciuto con differenti denominazioni che riflettono inflessioni dialettali locali: Semidanu, Seminau, Semidana Bianca, Semidamu…

  • gradazione alcolica: 11,5-12% Vol.
  • temperatura di consumo: 8-10°C.

Caratteri organolettici
colore giallo paglierino carico (ma anche scarico), limpido e lucente, con riflessi dorati; profumo vinoso, intenso, lievemente fruttato e floreale con sentori esotici, cedrini con cenni di ginestra; sapore secco, morbido, intenso, sapido, fine.

Abbinamenti gastronomici
Servito fresco, si abbina ad antipasti magri, primi piatti ben strutturati, saporite zuppe di conchigliacei, pesce e carne magra.

Origini
Non sono note le origini del vitigno.

Diffusione
In epoche antecedenti l’invasione fillosserica e la comparsa dell’oidio (fungo parassita delle piante) ha avuto una certa diffusione nelle aree centro-occidentali della Sardegna e nel Campidano.
La maggior produttività e resistenza di altri vitigni (Nuragus) aveva relegato il Semidano in una posizione di retroguardia nel panorama vitienologico locale; negli ultimi vent’anni è stata operata un’opera di rilancio in aree limitate, puntando su una valorizzazione del vitigno in chiave più moderna, secondo gli orientamenti del mercato.

Evoluzione
In passato era un vino bianco da dessert, secco, invecchiato 8-10 mesi, con una gradazione alcolica che si aggirava sui 13 gradi; adesso è stato riproposto come vino bianco da pasto, ma anche come spumante Brut.

Zone di produzione
La produzione interessa in modo particolare la zona di Mogoro nell’Oristanese e alcuni comuni dell’Alta Marmilla.
Nelle zone calde ed in terreni argilloso-silicei produce vini delicati, aciduli, di media alcolicità; nei terreni calcarei i vini sono più alcolici, meno aciduli e ricchi di profumo.

  • Altre tipologie previste: Superiore; Spumante; Passito.