ALGHERO
l’antica città catalana
Alghero è uno dei più importanti poli turistici della Sardegna.
È un’isola linguistica: in città si parla il catalano che fu introdotto dai dominatori spagnoli nel corso di più di 400 anni di governo.
Il centro storico, con gli antichi palazzi aragonesi, le mura e le torri e poi le spiagge, le grotte, le scogliere e la vita notturna, fanno di Alghero una città unica.
:: In breve:
- economia: turismo, industrie alimentari, chimiche e vitivinicole; attività artigianali
- abitanti: 42.000
- estensione: 224,4 kmq
- altitudine: 7m s.l.m.
- posizione geografica: situata nella Sardegna nord-occidentale, all’estremità meridionale della Nurra, è posta a 35 km da Sassari, di fronte al Golfo di Alghero.
La città
la città presenta un bellissimo nucleo storico, pressoché intatto, ma anche quartieri periferici moderni. L’impianto urbanistico conserva numerose testimonianze della dominazione aragonese e spagnola: i tratti della cinta muraria, le torri difensive, i palazzi ad uso privato e pregevoli monumenti religiosi.
Partendo dalla Piazza Sulis, centro della “vita” algherese, troviamo la forma massiccia dela torre dell’Esperò Reial, una delle torri che facevano parte della cinta muraria algherese. Da questo punto, percorrendo il lungomare in senso orario, incontriamo la torre di San Giacomo, la torre di Sant’Elmo, quella della Maddalena, la torre di Porta Terra e la torre di San Giovanni.
Fra una torre e l’altra cortine murarie e bastioni, visibili ancora oggi, proteggevano Alghero, vera piazzaforte aragonese nell’Isola.
Le Chiese e i palazzi con i balconcini spagnoleggianti in ferro battuto, le strette stradine con il selciato, le piazzette, i nomi catalani delle strade i tanti locali danno, al centro storico di Alghero, un aspetto inconfondibile.
La zona
nei dintorni di Alghero spiagge, scogliere e grotte, isole, stagni e l’unico piccolo lago naturale della Sardegna il Lago Baratz.
Capo Caccia è una magnifica scogliera calcarea a strapiombo sul mare.
Sopra Capo Caccia, verso Nord-Ovest, è posta l’Isola Foradada, un bel faraglione proprio di fronte alla Grotta di Nettuno.
La Grotta di Nettuno, famosa non solo in Sardegna, è tra le più belle dell’Isola. Le Bombarde: belle spiagge incastonate fra le rocce a pochi chilometri dal centro.
Su tutta la costa fra Alghero e la penisola di Capo Caccia cresce, spontanea, una vegetazione particolare che difficilmente si trova in altre zone della Sardegna: la palma nana e la centaurea orrida sono le due specie che più caratterizzano il paesaggio costiero.
Lo stagno di Calich e il lago Baratz sono due zone umide interessanti per la presenza di uccelli rari.
Tutta l’area che da Alghero arriva fino al Porticciolo è sottoposta al vincolo del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, per la sua importanza naturalistica.
Anche l’uomo ha contribuito a rendere bella la campagna algherese con l’impianto di vigneti e uliveti.
La storia della città
la zona di Alghero fu abitata fin dalla preistoria: la necropoli di Anghelu Ruju, risalente a più di 5000 annni fa, il villaggio nuragico Palmavera (1500-1000 a.C.) e i resti di antiche vestigia romane, testimoniano una continua presenza dell’uomo in questi luoghi.
Secondo gli storici Alghero nacque nella prima metà dell’ XI secolo quando la potente famiglia genovese dei Doria fortificò un villaggio di pescatori facendolo diventare una piazzaforte importante per la posizione strategica al centro del Mediterraneo Occidentale.
Il nome Alghero deriva dalla grande quantità di alghe che il mare ammassava a riva: così quel luogo fu chiamato l’Aleguerium da cui Alghero. Fino al 1353 la città rimase genovese.
Nel 1354 cadde in mano ai catalano-aragonesi in seguito alla battaglia navale di Porto Conte, persa dai Genovesi.
La prima azione del governo catalano fu quella di espellere i sardi e i liguri dalla città, insediando ad Alghero una colonia di Catalani.
Alghero fu città spagnola per circa quattro secoli e in quel periodo rivestì un importante ruolo strategico: nel 1501 meritò la qualifica di “fedelissima” e, nel 1541, la visita del monarca spagnolo Carlo V.
Nell’ultima guerra la città fu gravemente colpita dai bombardamenti, che portarono gravi distruzioni anche nel cuore del centro storico.
:: Distanze, porti e aeroporti (indicative):
– Aeroporto di Alghero: 10 km
– Porto Torres (porto): 35 km
– Olbia (porto e aeroporto): 90 km
– Cagliari (porto e aeroporto): 250 km
:: Da vedere nella zona:
. necropoli preistorica di Santu Pedru
. necropoli preistorica di Anghelu Ruiu
. complesso nuragico i Sant’Imbenia
. complesso nuragico di Palmavera
. antica cinta muraria catalana
. torre dell’Esperò Reial
. forte de la Magdalena
. cattedrale di Santa Maria
. chiesa di San Francesco
. promontorio di Capo Caccia
. Grotte di Nettuno
. Museo della Cantina Sella e Mosca
:: Foto
:: Hotel:
. Catalunya
:: Ristoranti
:: Vita Notturna